L’evoluzione del bagno dalle origini ad oggi

L’importanza della presenza dell’acqua per gli insediamenti umani si è rivelata fondamentale fin dai primordi, non solo com’è facilmente intuibile per la sopravvivenza ma anche come forma di igiene.

Le origini

La parola bagno deriva dal latino balneum e significa immersione in un liquido. Quale popolazione antica si aggiudichi le origini del bagno non è certo, ma è possibile tracciare una sorta di storia del bagno attraverso secoli e continenti. Le prime tracce si collocano intorno al 3000 a.C. circa nelle popolazioni Indù, ma anche tra gli Egizi ci sono le prime testimonianze dell’uso del “bagno” per esigenze fisiologiche e per migliorare il proprio aspetto. Lo stesso vale per i Greci. Dai reperti è emerso che nell’antica Grecia esistevano già sistemi simili all’attuale doccia, usati dagli atleti per detergersi dopo le gare.  Anche nel palazzo di Cnosso a Creta, siamo nel 1700 a.C., sono state rintracciate le prime forme di gabinetto. L’immersione nell’acqua non aveva solamente una valenza di cura della persona ma anche di purificazione spirituale.

Con i Romani il bagno diventa una vera e propria istituzione e ha una duplice valenza: non solo per la cura e igiene della persona ma anche come luogo di socializzazione. La declinazione collettiva del bagno si realizza nelle famose terme, frutto di conoscenze ingegneristiche e idrauliche all’avanguardia per l’epoca. Non è un caso che le prime reti fognarie sono attribuibili a loro. D’altro canto i bagni romani privati nelle case dei patrizi offrono molti comfort. Oltre al bagno domestico d’élite, anche il bagno pubblico inizia a diffondersi sotto l’Impero Romano con i cosiddetti “vespasiani”, molto simili agli attuali orinatoi che, secondo la testimonianza di Svetonio, prendono il nome dall’imperatore Tito Flavio Vespasiano che li tassò.

Nel Medioevo si assiste a una regressione di quella che potremmo definire l’evoluzione della stanza da bagno in quanto le conoscenze ingegneristiche e idrauliche e le stesse strutture realizzate nell’era precedente vengono completamente soppresse. Inoltre, la nascita dei grandi agglomerati urbani con un’alta concentrazione di persone fa sì che le condizioni igienico-sanitarie peggiorino drasticamente, agevolando la diffusione di epidemie. In questa fase storica sono molto diffuse le bacinelle e, solo nelle famiglie più ricche, si utilizzano le sedie di legno con il buco.

Il primo wc

Il primo gabinetto antico, se così si può definire, risale al 1596 e la paternità dell’invenzione è dell’inglese John Harrington ma ebbe diffusione solo due secoli dopo su larga scala.

Nel 1775 in Inghilterra un certo Cummings riprese il progetto in mano e inserì il sifone, brevettando il marchingegno. Bisognerà aspettare, invece, i primi del ‘900 per la produzione dei primi lavabi.

I sanitari hanno subìto diverse modifiche e migliorie fino ad arrivare allo standard odierno.

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