L’ evoluzione in Italia del bagno tra accessori e stravaganze

Continua l’analisi dell’evoluzione dell’arredamento e dell’attenzione per la cura del bagno dagli anni 60’ a oggi, iniziato nel precedente articolo.

Le piastrelle

La nota dolente di chi acquista un immobile con un bagno ristrutturato intorno agli anni 60’ sono le piastrelle. In quel periodo andavano per la maggiore colori molto forti per il bagno e piastrelle dai disegni floreali e astratti. Cosa che oggi risulta difficile da immaginare è che queste piastrelle erano adoperate su tutte le 4 pareti e fino a sotto il soffitto. Oggi lo stile è cambiato, si tende ad adoperare le piastrelle solo fin poco sopra al soffione della doccia. Nei bagni moderni si gioca spesso con i colori delle mattonelle per rendere l’ambiente ricercato ed elegante, ma attenzione a non scegliere colori o disegni molto accesi: il rischio potrebbe essere quello di ricreare un bagno in stile anni 60’.

I sanitari

Ceramica Flaminia con la sua storia è l’esempio di come i sanitari hanno subito una grande evoluzione in Italia per l’arredamento dell’ambiente bagno. Negli anni ’60 la caratteristica principale dei sanitari era che quest’ultimi dovessero essere comodi. Poi oltre allo scarico a terra non vi erano altre tipologie di installazioni. Ma l’idea che fossero ingombranti o con gli scarichi a vista non destava alcuna preoccupazione perché il bagno era considerato un ambiente di passaggio nel quale trascorrere poco tempo. Oggi invece, specialmente in Italia, si è arrivati a concepire questo ambiente come la stanza del relax e del benessere dove rilassarsi dopo una lunga giornata di lavoro, lontano dalle preoccupazioni e dallo stress.

Le tipologie di sanitari sono oggi davvero tante: da appoggio, con scarico a terra, sospesi o anche a colonna. Possono essere installati filo muro o in alcuni casi, per chi ha delle grandi metrature, è possibile prevedere l’installazione in qualunque punto del bagno. Perché non pensare di posizionare una bella vasca da bagno al centro della stanza o, perché no, nella camera da letto? Un discorso simile negli anni ’60 sarebbe stato considerato un’assurdità, oggi invece è possibile.

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L’ evoluzione in Italia del bagno tra accessori e stravaganze